Le forme dell'omofobia. Definizione, storia, report dei fatti recenti in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia 2015

Ogni 17 maggio, dal 2007 ad oggi, si celebra la giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia per denunciare ogni tipo di violenza, fisica e psicologica, legate all’ orientamento sessuale e/o all’identità di genere. Anche in Italia dal 2009 con Arcigay, vengono organizzati su tutto il territorio nazionale eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell’omofobia e della transfobia.

La scelta di questa data non è casuale perché proprio il 17 maggio del 1990 l’Organizzazione mondiale della sanità depennò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

Il termine omofobia è stato coniato nel 1972 dallo psicologo George Weinberg. Questo concetto descrive

l’insieme di emozioni e atteggiamenti negativi nei riguardi di gay, lesbiche e bisessuali, come odio, avversione, rabbia e paura. Diverse possono essere le reazioni che una persona omofoba ha quando si ritrova dinanzi ad una persona omosessuale. Si può partire da un semplice disagio, passare poi al disgusto fino a sfociare in veri e propri atti di violenza fisica e psicologica. Questa forma di omofobia deriva dall’eterosessismo, ovvero dall’idea «che l’eterosessualità sia l’unica forma di sessualità “normale” ed accettata in una data società»[1]. Vi è anche un’altra forma di omofobia più sottile, quasi invisibile, l’omofobia interiorizzata. «Molte ricerche evidenziano come questa sia la principale variabile patogenetica per gli omosessuali. Se cresciuti in una società occidentale è di fatto impossibile che lesbiche, gay e bisessuali non abbiano interiorizzato messaggi negativi sul proprio orientamento sessuale. Questi messaggi negativi possono condurre gli omosessuali a sentire una sorta di “odio di sé” rispetto a questa parte della propria identità»[2]. In altre parole l’odio che la società riversa sugli omosessuali si trasforma in odio verso se stessi.

Purtroppo ancora oggi in moltissimi paesi, compreso il nostro, le persone omosessuali sono vittime di violenze o di esclusioni, infatti «le notizie di cronaca locale e nazionale, raccontano di un Paese in cui l’odio e l’avversione nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans assume forme molto diverse e si manifesta negli ambienti più disparati, dalle strade, alle famiglie, alle aule del Parlamento. Vi rientrano gli insulti, i pestaggi, gli atti contro la libertà di espressioni delle persone lgbt, le vessazioni, le umiliazioni, gli sfottò, gli stupri i ricatti. E soprattutto vi rientrano le vite interrotte, per mano di assassini violenti o di chi, in un mondo che non l’accetta, non ha più voglia di vivere»[3]. La società in cui viviamo non si è ancora svincolata dal pregiudizio che alimenta l’omofobia, è ancora disinformata, scettica e spesso retrograda nel suo modo di intendere i rapporti amorosi tra due individui. Ed è qui che si può inserire il concetto di minority stress, ovvero «l’insieme di disagi psicologici dovuti all’appartenere ad una minoranza, usato in riferimento alle persone omosessuali che sono sottoposte a pregiudizi di vario ordine e grado»[4]. Pertanto tutte le minoranze portatrici di nuovi valori risultano minacciose poiché non conformi al modo di intendere la società ormai interiorizzato e tramandato di generazione in generazione. Bullismo omofobico nelle scuole, aggressioni verbali e fisiche per le strade e violenze sessuali sono fenomeni che oggi milioni di omosessuali subiscono in tutto il mondo. Molte di queste persone, con un’elevata capacità di resilienza, riescono ad adattarsi al contesto sociale ostile e a superare lo shock derivante da tali avvenimenti traumatici. Altri non riescono a trasformare tali esperienze oppressive in comportamenti di resilienza necessari per risollevarsi, ritrovandosi spesso da soli e con la convinzione che l’unica via d’uscita da tutto questo sia farla finita; “Sono gay […] l’Italia è un Paese libero, ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza”[5]. Questo è un grido di accusa tratto dalla lettera di un ragazzo romano ventunenne che il 27 ottobre del 2013 ha deciso di suicidarsi gettandosi dall’undicesimo piano di un comprensorio, a causa dell’omofobia. Nessuno dovrebbe sentirsi così ghettizzato al punto da decidere di porre fine alla propria vita, da ciò l’appello alle istituzioni e alla società stessa di tutelare la comunità lgbt, attraverso leggi non più eteronormative ma leggi che rispettino i diritti di tutti i cittadini italiani al di là dell’orientamento sessuale e/o dell’identità di genere.

Segue una tabella sinottica di alcune dichiarazioni fatte da alcuni esponenti della sfera politico/religiosa e da personaggi pubblici

 

 

ANNO

 

 

 

ESPONENTI DELLA SFERA POLITICO/RELIGIOSA

E PERSONAGGI PUBBLICI

 

 

DICHIARAZIONI

 

FONTI

9 gennaio 2014

Angelino Alfano, politico italiano, Ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio dei ministri nel Governo Letta.

 

«Siamo al Governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi. Se non ci fossimo noi, la sinistra riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei gay e frontiere libere agli immigrati ».

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/09/governo-alfano-avverte-renzi-se-pd-propone-nozze-gay-ce-ne-andiamo/837467/

10 gennaio 2014

Renato Schifani, politico e Presidente di Nuovo centrodestra. In un intervento alla trasmissione Agorà (Rai3).

 

«… La famiglia per noi è il nucleo centrale della società, composto da un uomo e una donna così come previsto dalla Costituzione. Da qui a passare a una cellula composta da due persone dello stesso sesso e quindi passare automaticamente alla possibilità da parte di questa nuova coppia anomala, o quantomeno omosessuale, dell’adozione di bambini, ce ne vuole».

 

http://archivio.internazionale.it/news/gay/2014/01/10/schifani-daccordo-con-alfano-per-ncd-mai-i-matrimoni-gay

3 febbraio 2014

Giuseppe Scopellitti, il presidente della Regione Calabria ai microfoni di “Il Fatto Quotidiano”.

 

“Noi non vogliamo uomini che non siano coraggiosi, né mezzi uomini, né uomini che magari sono innamorati di altri uomini”.

 

 

 

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/02/03/omofobia-scopelliti-traccia-lidentikit-del-politico-ncd-forte-e-innamorato-delle/263975/

17 giugno 2014

Carlo Aveta, lista campagna civica.

«Si può ancora dire in un paese «libero e democratico» questi mi fanno schifo?».

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/05/04/news/de_luca_elezioni_regionali_aveta_gay-113537476/

 

28 giugno 2014

Danilo Leonardi, cattolico di ferro e produttore esecutivo di Correva l’anno, programma storico-culturale in onda su Rai Tre. Sul suo profilo Twitter.

 

1° Post

«Che schifo Palermo invasa dall’onda del Pride, meglio il califfato che la coppia Crocetta-Orlando».

2° Post

«Ribadisco che i gaypride mi fanno schifo. Si può ancora dire?!».

3° Post

«I pedofili fanno tutti schifo. La stragrande maggioranza sono gay».

4° Post

«Una valanga di simpatici gay si è offesa perché ho detto che i gay pride fanno schifo. Poi hanno minacciato denunce e anatemi. # poverini».

 

http://tv.fanpage.it/il-gay-pride-mi-fa-schifo-frasi-omofobe-di-un-responsabile-rai-su-twitter/

3

luglio 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

Gianluca Buonanno, da ex deputato della Lega Nord.

 

 

 

1° Dichiarazione

«Due gay non devono baciarsi in pubblico, ci vuole senso civico: a me dà fastidio. Io faccio anche il sindaco: si potrebbe pensare a fare una delibera comunale. Non sono contro gli omosessuali, ma in pubblico devono mantenere contegno».

2° Dichiarazione

«Io iscritto all’Arcigay? Ma per l’amor del cielo. A me l’adozione dei bambini da parte di una coppia gay fa schifo: mi fa letteralmente vomitare».

http://archivio.internazionale.it/news/gay/2014/07/03/buonanno-lega-le-coppie-gay-non-devono-baciarsi-in-pubblico

 

 

 

26

agosto 2014

 

Angelo Figuccia, consigliere comunale ed esponente del Movimento per l’Autonomia.

«Chi ci dice che l’omosessualità non è una malattia? La scienza? Quante volte la scienza sbaglia […] i motivi dell’omosessualità vengono da traumi psicologici: per esempio avere assistito a violenze sessuali, oppure essere stato avvicinato da bambino da un prete pedofilo».

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/26/palermo-consigliere-comunale-contro-i-gay-omosessualita-nasce-da-traumi-psicologici/1099061/

17 settembre 2014

Gianluca Buonanno, da sindaco di Borgosesia.

«A Borgosesia ci saranno una decina di gay, ma può darsi che sianoaumentati. Fosse per me li schederei. […] Visto che voglionopubblicizzare il loro amore, segniamoli su un registro. […] Se michiedessero di celebrare nozze gay nel Comune dove sono sindaco […]direi che è meglio che si facciano un Tso (trattamento sanitarioobbligatorio, ndr). […] Al massimo offro ai gay una banana. Oun’insalata di finocchio».

 

http://www.ilgiornale.it/news/politica/gay-buonanno-macch-registro-schediamoli-e-regaliamogli-1052575.html

 

13 ottobre 2014

Bruno Tabacci, leader di Centro democratico.

 

«Un conto è che accada una disgrazia, un conto è che noi organizziamo finte famiglie sulla base di meccanismi che non hanno niente a che fare con la natura umana. Io penso ai più piccoli [...] sul riconoscimento paritario (del matrimonio, ndr.), che arrivi fino all'adozione, sono totalmente in disaccordo non vorrei considerassimo i bambini degli oggetti».

 

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/10/13/news/tabacci-97986696/

22 ottobre 2014

Camillo Ruini, l’ex presidente dei vescovi italiani, parla di Chiesa, gay e divorziati in un intervista.

«Questa ondata libertaria potrebbe defluire».

 

 

http://www.corriere.it/cronache/14_ottobre_22/ruini-io-dico-no-unioni-civili-a7ff7ba6-59a6-11e4-b202-0db625c2538c.shtml

 

16 novembre

2014

Un Professore ad un 14 enne gay di Perugia. Il ragazzo replica alla frase omofoba del docente e questi lo attacca con calci e pugni.

 

«Essere gay è una brutta malattia. […] Certo che dico a te, è brutto essere gay. Tu ne sai qualcosa».

http://www.corriere.it/cronache/14_novembre_16/prof-che-picchia-l-alunno-14enne-dice-essere-gay-brutto-9c873b12-6d8b-11e4-a925-1745c90ecb18.shtml

26

Febbraio 2015

Spot ProVita(un’associazione ultra-cattolica).

Nel video di associazione ProVita si vede una famiglia sconsolata di fronte al presunto sconvolgimento del figlio che, appena tornato da scuola, si getta tra le braccia del padre per denunciare che qualcuno, in classe, gli ha prospettato un futuro di depravazione e libertinaggio senza freni. Segue un montaggio di immagini di omosessuali e transessuali reali, letteralmente diffamati da una voce fuoricampo che li definisce “depravati” e dalla psicologia distorta.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/27/omofobia-nello-spot-provita-falsita-propaganda/1461747/

5

marzo 2015

Felice Belloni, Presidente della Lega Nazionale Dilettanti.

«Basta non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche!».

 

http://www.repubblica.it/sport/calcio/2015/05/14/news/belloli_frase_contro_ragazze-114351367/

12

marzo 2015

Domenico Dolce, lo stilista di Dolce & Gabbana.

 

 

«Non l’abbiamo inventata mica noi la famiglia. L’ha resa icona la Sacra famiglia, ma non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre. Procreare deve essere un atto d’amore, oggi neanche gli psichiatri sono pronti ad affrontare gli effetti di queste sperimentazioni».

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/12/dolce-gabbana-famiglia-quella-tradizionale-non-ci-convincono-i-bambini-sintetici-gli-uteri-in-affitto/1499498/

4

maggio 2015

 

Commesso negozio Tata, si rifiuta di servire un cliente transessuale.

«No! Da quei ricchioni».

http://www.gay.it/news/-I-ricchioni-non-li-servo---succede-ad-Andria--L-azienda-chiede-scusa

 

 

 

[1] Corbisiero F., Certe cose si fanno. Identità, Genere e Sessualità nella popolazione LGBT, Gesco edizioni, Napoli, 2010, p. 158.

[2] Corbisiero, op. cit, p.160

[3] Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.arcigay.it/omotransfobia-il-report-2014/ .

[4] Corbisiero, op. cit, p.160                                                                

[5]Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/27/roma-giovane-si-lancia-nel-vuoto-lascia-lettera-sono-gay/758174/ .