Il report ILGA-Europe 2015 sull'inclusione delle persone LGBTI

Nel maggio 2015, per il sesto anno consecutivo, l’Ilga-Europe, sezione europea dell’International lesbian and gay association, ha sviluppato il Rainbow Europe Country Index che misura il livello di emancipazione raggiunto dai singoli Paesi europei sulla base di 42 indicatori costruiti sulla presenza/assenza di leggi e prassi politico-amministrative che tutelano o violano i diritti umani delle persone Lgbt[1]. Sono sei gli ambiti analitici presi in considerazione nella costruzione dell’Index, ma in particolare, il diritto di asilo (possibilità di richiedere asilo nel Paese per l’orientamento sessuale) e la libertà di assemblea, associazione ed espressione risultano essere in una fase di stallo per alcuni paesi, e in crescita per altri.

Dalla realizzazione dell’Indice ne deriva una classifica dei paesi in cui i gay, le lesbiche, bisessuali, intersessuali e transgender vivono meglio. Il primo posto è occupato dal Regno Unito che conquista il punteggio più alto in tutte le categorie. L'Italia? Non solo è agli ultimi posti nella classifica dei paesi dell'UE, ma perde due posizioni rispetto allo scorso anno, nella classifica generale.

Questo perché il governo ha promesso più volte una legge nazionale sulle unioni civili entro Gennaio 2015 per tutto il paese che non è stata ancora realizzata[2]. L’Italia ha una percentuale di uguaglianza per le persone Lgbt inferiore all'Albania, al Montenegro, alla Croazia, alla Slovenia, all'Estonia, alla Serbia, alla Romania, alla Georgia nonostante i piani di azione in tema di uguaglianza e non discriminazione che l’anno scorso hanno dato la possibilità di guadagnare il salto dal 36esimo al 32esimo posto[3].

Per quanto riguarda i paesi membri dell'Unione, peggio dell'Italia, che non supera la 34esima posizione, sono state classificate solo la Lituania e Cipro che rispettivamente hanno perso 2 e 3 posizioni rispetto all’anno scorso. I legislatori della Lituania hanno discusso numerose proposte per limitare i diritti delle persone Lgbt alla libertà di espressione e di riunione bandendo la propaganda omosessuale in quanto considerata dannosa per i minori. A Cipro, nonostante sia in continua crescita l’accettazione delle persone Lgbt, il Pride di quest’anno è stato caratterizzato da proteste e violenze contro i manifestanti logorando il diritto di riunione ed espressione.

Come è stato accennato, il Regno Unito è in cima alla classifica, con l'86% di ranking, il Belgio, con l'83% e Malta, con il 79%. Il caso più rilevante è proprio quello di Malta, che è passata dall'undicesima posizione alla terza per la realizzazione di leggi in favore alle persone Lgbt tra cui il riconoscimento del diritto di asilo politico per orientamento sessuale e identità di genere e la piena libertà di associazione, riunione ed espressione per le persone Lgbt.

Ancora, meglio dell'Italia si classificano il Montenegro, l'Albania, la Grecia, la Georgia, l'Estonia, la Serbia, la Bosnia Erzegovina e la Romania, solo per citare i paesi che colpiscono di più.

Mentre la maggior parte dei paesi avanza, più o meno consistentemente, nella conquista dei diritti e qualcuno rimane stabile, sono molteplici quelli che perdono punteggio. Tra cui: la Spagna, la Francia, la Germania, l'Ungheria, la Slovenia, la Romania, l'Arzebaijan, la Bulgaria, la Turchia e la Russia che detiene il punteggio più basso non potendo certo aspirare ad un punteggio migliore. Gli episodi di violenza, le enormi discriminazioni, l'omofobia istituzionalizzata, la negazione perfino del diritto di parola e di assemblea istituito con la legge contro la "propaganda gay", ne sono i maggiori responsabili.

In conclusione l'Unione Europea nel suo insieme raggiunge il 46% dell'uguaglianza per le persone Lgbt, sintomo che la strada verso il rispetto dei diritti e la piena uguaglianza dei cittadini Lgbt in Europa è ancora in salita.

 

[1] La costruzione dell’indice prende avvio nel maggio 2010 e viene riproposta – a cadenza annuale – in misura sperimentale.

[2] ILGA-Europe Annual Review of the Human Rights Situation of Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex People in Europe 2015.

Per maggiori informazioni: http://www.ilga-europe.org/sites/default/files/Attachments/01_full_annual_review_updated.pdf

[3] ILGA-Europe Annual Review of the Human Rights Situation of Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex People in Europe 2014.

Per maggiori inforazioni: http://www.ilga-europe.org/sites/default/files/Attachments/annual_review_2014_web_version.pdf