Diversità sessuale in Spagna: percorso storico, luoghi e sfide turistiche

Un’insolita ventata d’aria fresca, proveniente dalla Spagna, ha inebriato il Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II di Napoli. Il 5 maggio, alle ore 16 in aula T3, si è svolto il seminario “Diversità sessuale in Spagna: percorso storico, luoghi e sfide turistiche” tenuto dal Prof. José Ignacio Pichardo Galàn della Oficina de Diversidad Sexual e Identitad de Género della Università Camplutense di Madrid. Pichardo Galàn si occupa di famiglie omogenitoriali e delle tematiche di genere.

Il seminario è stato inserito nel ciclo di lezioni del corso di Pianificazione Territoriale e Sviluppo Sostenibile del Prof. Fabio Corbisiero.  Tra i temi principali dibattuti nel seminario spicca il turismo che, come affermato anche da Pichardo Galàn, è una realtà strettamente collegata alle tematiche di genere.

Per poter comprendere le dinamiche collegate al fenomeno del turismo omosessuale in Spagna si è resa necessaria la considerazione del suo percorso storico in merito alle tematiche inerenti alla popolazione LGBT ed ai suoi diritti.  Il percorso si compone di numerose tappe per poi culminare nel 2005, anno che ha visto il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso. L’excursus sulla storia della Spagna parte dall’impero di Adriano (117 – 138) e dalla dominazione araba (711 – 1492), durata ben sette secoli. In entrambe queste tappe l’omosessualità non rappresentava qualcosa di insolito e di intollerabile. L’imperatore Adriano, ad esempio, amava Antinoo, un giovane ragazzo greco.  Tra il XII ed il XVIII si trova, invece, la terribile Inquisizione Spagnola che si pone in chiara antitesi all’omosessualità.

A questo periodo risalgono le prime testimonianze di storie d’amore lesbico come confermato dalle lettere di Sor Inés De Santa Cruz. Un’altra tappa importante nella storia della Spagna è stata la dittatura di Francisco Franco, durata dal 1939 al 1975 (anno della morte di Franco). Durante questo periodo la vita è stata davvero dura per le persone LGBT. Il nazional- cattolicesimo di Franco, infatti, imponeva: 1) Concezioni cattoliche sulla famiglia e sulla sessualità; 2) Matrimonio cattolico e proibizione del divorzio e dell’aborto; 3) Persecuzione dell’omosessualità.

Le persecuzioni ai danni delle persone LGBT potevano concretizzarsi nell’esilio, nella tortura e nell’assassinio, ma non finisce qui. Furono adibiti dei veri e propri campi di concentramento per gay divisi in base al “ruolo sessuale”. Attivi e passivi, infatti, vivevano in due campi di concentramento diversi. Un vero e proprio scherno che si aggiungeva alle torture fisiche. Alla morte di Franco si è assistito ad un moto d’orgoglio e di rivolta delle persone omosessuali, a lungo oppresse e schernite dal regime dittatoriale. Negli anni ’70 si verificarono le prime manifestazioni LGBT. La prima, avvenuta nel 1977 a Barcellona, si caratterizzò per una grande partecipazione della popolazione transgender mentre nella manifestazione di Madrid, avvenuta l’anno successivo, si chiese a gran voce la depenalizzazione dell’omosessualità. Uno spirito di modernità e la voglia di lottare e di riscattarsi pervasero gli animi degli spagnoli, per lungo tempo schiacciati dal peso di concezioni passatiste. Le battaglie, continuate nel corso degli anni, hanno poi dato come frutto la legge sul matrimonio omosessuale ufficializzata il 3 giugno 2005 dal governo spagnolo guidato da José Luis Rodriguez Zapatero. È opportuno segnalare, tuttavia, che il riconoscimento giuridico del matrimonio non ha portato al pieno riconoscimento sociale delle famiglie LGBT ed in Spagna, infatti, continuano ancora a verificarsi episodi di omofobia e di discriminazione.

Una volta conclusa la panoramica sul percorso storico Pichardo Galàn ha dato un inquadramento del turismo in Spagna per poi passare in rassegna le principali mecche spagnole del turismo gay. In Spagna il turismo è una componente molto importante e, nel 2015, ben 68,1 milioni di persone l’hanno scelta come meta per i propri soggiorni. Tra di esse tante sono le persone LGBT. Città come Madrid, Barcellona e Siviglia, ad esempio, vengono scelte per la vivacità dei loro quartieri gay e per i tanti eventi organizzati. Se si cerca, invece, il divertimento offerto dalla spiaggia non si possono non menzionare località quali Sitges, Maspalomas e Extramadura, tra le più visitate dai turisti. Maspalomas, ad esempio, costituisce un vero e proprio caso grazie agli eventi che la caratterizzano come il Winter Pride ed il Carnaval Aléman, organizzati entrambi a Novembre.  Un caso a sé è, invece, la città di Guadalajara, nella quale sono celebrati tanti matrimoni gay. Si stima che il 30% dei matrimoni celebrati siano tra persone dello stesso sesso. L’isola di Maiorca, invece, è forte meta di turismo lesbico. Nell’isola si svolge un’importante evento di grande attrattiva: l’ Ella Lesbian Festival che, quest’anno, si terrà dal 28 maggio al 6 giugno.

In conclusione il seminario tenuto da Pichardo Galàn ha rappresentato un’ottima opportunità per poter approfondire un’altra realtà e per prendere atto di quanto in Italia si debba ancora lavorare sia per garantire pieni diritti alla popolazione LGBT sia per fare in modo che il nostro Paese diventi meta privilegiata di turismo gay.