13 luglio 2016: Tavola rotonda tra l’Osservatorio LGBT e le associazioni LGBT

Si è svolta presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, lo scorso 13 luglio 2016, la tavola rotonda tra l’Osservatorio LGBT e  i rappresentanti di alcune associazioni che operano a livello regionale nel campo della promozione e della tutela delle persone LGBT.

L’incontro ha avuto come obiettivo il confronto, lo scambio di conoscenze delle organizzazioni operanti sul territorio e la promozione di nuove possibili collaborazioni ed attività tra tutti i partecipanti.

Ad introdurre il dibattito è stato il prof. Fabio Corbisiero, coordinatore scientifico dell’Osservatorio LGBT, che ha presentato l'incontro, finalizzato a produrre una programmazione nel prossimo biennio di iniziative e progetti insieme alle associazioni Lgbt presenti e non all’incontro, sottolineando la necessità del loro supporto nello studio dei bisogni della comunità Lgbt attraverso la realizzazione di intese stabili.

Salvatore Monaco, dottorando del dipartimento di Scienze Sociali, membro del gruppo di ricerca dell’Osservatorio LGBT, ha illustrato la composizione dell'Osservatorio Lgbt, con i servizi di comunicazione, coordinati da Carmine Urciuoli, e le numerose attività di ricerca, realizzate da un gruppo ampio di ricercatori strutturati provenienti da varie università, e svolte dall’Osservatorio dalla sua istituzione, nel 2014, ad oggi. Tra queste si citano il progetto “Star’s nail: arte, formazione, inclusione”, finalizzato all’inserimento lavorativo di persone transessuali, il progetto “Napoli DiverCity”, finalizzato ad identificare il livello di discriminazione a Napoli, “Mind the Social Gap” incentrato sugli stili di vita e comportamenti della comunità Lgbt di Napoli.  

Salvatore Monaco ha spiegato che l’Osservatorio LGBT desidera coinvolgere le associazioni sia per intavolare, nell'immediato, un percorso formativo per gli operatori ed i volontari, sia per chiedere la loro collaborazione per la realizzazione di una survey su stili di vita e comportamenti della popolazione LGBT che sarà implementata a partire dal prossimo autunno.

Successivamente è stato chiesto ai rappresentanti delle associazioni presenti di introdurre la propria organizzazione, descrivendone in breve attività ed expertise.

A prendere per primo la parola è stato Francesco Napoli, vicepresidente del comitato Arcigay "Marcella di Folco" di Salerno, che ha raccontato le esperienze svolte nell’ultimo anno.

L’associazione è particolarmente impegnata nella gestione dello sportello trans, istituito lo scorso anno, che fornisce supporto psicologico, orientamento e accompagnamento alla pari ed è stata impegnata in diverse attività di cultura e sensibilizzazione, come quella in occasione della battaglia sulla legge Cirinnà che ha coinvolto più di 100 piazze italiane, o ancora la campagna “#afarsalernocominciatu”  in merito alle amministrative svoltesi nello scorso giugno, per la richiesta dell’istituzione di una commissione delle pari opportunità che desse attenzione alle esigenze della comunità lgbt. L’associazione si è occupata anche della campagna “Arcigay che vorrei” per sondare le aspettative del territorio rispetto all’associazione. Nei prossimi mesi l’organizzazione sarà impegnata nel progetto di contatto ed incontro con le scuole medie, inferiori e superiori del territorio salernitano per sensibilizzare studenti e studentesse contro omofobia e transfobia.

Successivamente a prendere la parola è Carlo Cremona, presidente dell’associazione di promozione sociale – O.N.L.U.S “I Ken”. L’associazione vanta rapporti con la curia arcivescovile di Napoli a seguito di un’udienza ricevuta nel 2010 sul tema dell’approccio alla violenza omofobica all’interno dei circuiti scolastici. Tra i progetti portati avanti dall’organizzazione si citano: “OMOVIES”, festival internazionale di cinema LGBT giunto alla nona edizione, “Befree”, il progetto audiovisivo contro il bullismo omofobico nelle scuole, “N4PL351NL0V3”, iniziativa del progetto &Napoli Città Giovane” finanziato dal comune di Napoli “Diversity on the job”, ed il progetto “Questa casa non è un albergo” rivolto ai giovani della regione Campania. L’associazione gestisce uno sportello LGBT, inserito nella carte dei servizi Cigil nuovi diritti. All’incontro era presente anche il coordinatore del progetto musicale “corAcor Napoli Rainbow Choir”, il quale ha spiegato che  il progetto riunisce l’unico coro rainbow di tutta Italia.

All’incontro è intervenuto anche Domenico Salierno, consigliere di NPS Italia- sezione Campania, un network di persone sieropositive, che opera nel campo della prevenzione, sensibilizzazione e contrasto allo stigma legati all'Hiv/Aids e alle Malattie a Trasmissione Sessuale, attraverso la collaborazione con diversi enti istituzionali e case farmaceutiche. Nell’ultimo anno l’ente è stato impegnato nel progetto di raccolta dati su pazienti in cura di HIV e nella conduzione di una survey sul livello di conoscenza dell’HIV nelle scuole. L’associazione si occupa anche della diffusione di materiale informativo negli enti scolastici ed ospedalieri.

In rappresentanza dell’associazione “Famiglie Arcobaleno” ha preso la parola la referente Giorgia Di Lorenzo. L’associazione ha l’intento di promuovere un nuovo concetto di famiglia attraverso il confronto di esperienze di diverse realtà e conta ad oggi quasi mille adulti e cinquecento bambini iscritti su tutto il territorio nazionale. Le principali attività sono dedite alla formazione e informazione nelle scuole primarie e materne attraverso una serie di incontri che hanno portato alla nascita di testo didattico, “Il libro di Tommi”, a cui segue l’intenzione di realizzare diversi volumi per affrontare il tema dell’inclusione e dell’omogenitorialità.

Si è presentato poi Antonello Sannino in rappresentanza dell'Arcigay di Napoli &Antinoo&, il quale ha illustrato i principali servizi offerti, tra gli innumerevoli: assistenza legale e psicologica per la comunità LGBT, la presenza di decine di gruppi tematici (Arcigay Giovani, Genitori, ecc.) e di ascolto, l'organizzazione delle manifestazioni e degli eventi pubblici di sensibilizzazione e formazione. L’ente presidia alcuni dei luoghi pubblici di aggregazione LGBT e si occupa di segnalazioni di aggressioni e accompagnamento alla denuncia ed ha istituito anche uno sportello per la comunità migranti LGBT &MigrAntinoo&.  

Presente all’incontro anche l’associazione LGBT casertana Rain, di recente istituzione, la quale dal suo primo anno di attività si occupa del progetto contro il bullismo omofobico nelle scuole superiori della provincia di Caserta. Bernardo Diana ha raccontato che l’associazione è determinata alla realizzazione di diversi progetti per il futuro come la costituzione di uno sportello legale e psicologico, uno sportello HIV nel quale dare la possibilità di effettuare test rapidi gratuiti, una biblioteca ed un centro di comunicazione.

A chiudere il giro di presentazioni è stato Eddy Palescandolo, presidente del coordinamento Campania Rainbow, il quale ha sottolineato l’importanza e la forza della sinergia tra le associazioni locali LGBT, nonostante le difficoltà legate al coordinamento.

L’incontro è continuato con il confronto di idee e proposte per la formazione di progetti partecipati.

Fabio Corbisiero ha espresso la volontà dell’Osservatorio LGBT di organizzare convegni tematici  sull’HIV presso il Dipartimento di Scienze sociali e una serie di workshops con le famiglie omogenitoriali, aventi come oggetto le questioni legate alla genitorialità.

Ha chiesto poi ai rappresentanti delle diverse associazioni di avanzare ulteriori proposte e sollecitazioni.

Il prof. Pietro Maturi, membro del comitato scientifico dell’Osservatorio LGBT, ha incoraggiato la creazione di un network interuniversitario tra diversi dipartimenti.

Cremona ha suggerito incontri con il personale di ateneo per conoscere se e in che misura sono implementate politiche di diversity management.

Eddy Palescandolo ha sottolineato quanto quello dell’HIV sia un tema ancora affrontato in maniera parziale e poco approfondita. Pertanto, ha suggerito la creazione di progetti finalizzati a formare ed informare sull’argomento.

Rispetto alla questione trans*, infine, i rappresentanti del circolo territoriale Arcigay salernitano hanno proposto di affrontare i temi più delicati della transizione, che comporta spesso la perdita del piacere sessuale.

Raccolte le proposte, Fabio Corbisiero ha congedato i partecipanti, preannunciando che entro la fine dell’anno ci sarà un ulteriore momento di incontro e confronto in cui si cercherà di definire le modalità operative attraverso le quali realizzare alcune delle proposte avanzate.