#Contiamoci per contare. La prima raccolta dati sulle famiglie LGBTI in Italia

Quantificare oggi il numero di famiglie omogenitoriali a livello nazionale è una operazione sicuramente complessa, data la bassa disponibilità e attendibilità di dati ufficiali fruibili, come avverte anche Mauro Fornaro sull'ultimo numero di «Psicologia contemporanea». Se prendiamo a riferimento l’indagine Modi.di. del 2005, ossia la prima ricerca sulla salute e il benessere della popolazione omosessuale italiana, finanziata dall’Istituto Superiore di Sanità e realizzata su un campione di circa 7000 individui,  osserviamo che gli omosessuali dichiaranti di essere genitori sono il 5%, mentre per gli intervistati di età superiore ai 40 anni il dato sfiora il 20%.

Considerato che in Italia la percentuale di omosessuali è stimata al 7%, risulta che nel nostro paese almeno un centinaio di migliaia di bambini e giovani adulti hanno un genitore omosessuale. Secondo invece i dati desunti dal 15° Censimento generale della popolazione 2011 condotta dall’ISTAT, risulta che le coppie di persone dello stesso sesso che hanno dichiarato di essere unite da un legame affettivo di tipo coniugale sono in totale 7.513, di cui 529 con figli. Un numero esiguo e certamente incompleto, che nulla ci dice su quante sono famiglie LGBTQI, cioè quelle famiglie composte da persone lesbiche, gay, trans, queer, intersex che vivono oggi nel nostro paese e di quante di queste hanno figli, oppure di quante convivono insieme da anni senza che risulti ufficialmente in alcun registro pubblico e quante di queste sono sposate all’estero o stanno aspettando di potersi unire civilmente in Italia.

Appare necessario sottolineare l’importanza della ricerca per quantificare questa porzione di popolazione ed avere maggiori informazioni su tali famiglie, affinché possa aumentare il peso politico delle loro rivendicazioni che non possono essere più messe da parte, accantonate o rinviante. Per cui, al fine di ottenere un’istantanea più rappresentativa possibile di tale realtà, l’associazione Centro Risorse LGBTI, in stretta collaborazione con le organizzazioni Famiglie Arcobaleno e Rete Genitori Rainbow, ha lanciato la prima raccolta dati sulle famiglie LGBTQI, nell’ambito del progetto Rainbow Families finanziato da ILGA Europe. L’hashtag del progetto, #contiamoci!, ha tre livelli di significato: contiamoci per sapere quante famiglie siamo, per raccontare la nostra famiglia e per rivendicare i nostri diritti.

L’indagine parte con la compilazione anonima di un questionario online rivolto ai componenti di relazioni stabili composte da persone LGBTI con uno\a o più partner, single e coppie con figli.Il questionario online è accompagnato dalla visione di un video, che ha ottenuto un forte successo sui social, realizzato con la diretta partecipazione di alcune famiglie arcobaleno italiane. A parlare sono i bambini, ragazzi in quanti figli, sono le mamme e sono i padri, che con estrema semplicità raccontano la loro vita familiare e in pochi minuti mostrano l’importanza di quantificare le loro voci, perché tutti possano capire la bellezza di famiglie che non possono essere considerate più “diverse” nonostante condividano lo stesso sentimento di amore e di unione, non posso essere escluse dal riconoscimento dei propri diritti e vedersi negata la piena uguaglianza. Per cui,sulla base dei dati raccolti, il Centro Risorse LGBTI produrrà un report finale, che sarà presentato alle istituzioni locali e nazionali e verrà utilizzato dalle associazioni partner, nell’ambito delle proprie azioni di advocacy.

Puoi partecipare alla raccolta dati attraverso il link http://datacollection.risorselgbti.eu/famiglielgbtqi/.

Basta un semplice click per compilare il questionario online, per contarsi e far contare la tua famiglia. È necessario il contributo di tutti!