Progetto «Famiglie Arcobaleno». Intervista a Valeria Roberti del Centro Risorse LGBTI

Dal 7 luglio è partita la prima raccolta dati a livello nazionale sulle famiglie arcobaleno, promossa dal centro risorse LGBTI in collaborazione con le organizzazioni Famiglie Arcobaleno e Rete Genitori Rainbow, nell’ambito del progetto Rainbow Families finanziato da ILGA Europe. Abbiamo intervistato chi in prima persona si occupa di #contiamoci, che ci spiega i motivi e i fattori che hanno spinto alla creazione del progetto, sottolineando nello stesso tempo l’importanza di indagare su una realtà ancora fin oggi poco rappresentata. A parlare è Valeria Roberti, la Project Manager Assistant del Centro Risorse LGBTI e attivista Lgbt da oltre dieni anni.

Come e perché è nata l’idea del progetto famiglie Lgbti #contiamoci?

Il Centro Risorse da sempre s’impegna nel monitoraggio e nel supporto alla realtà LGBTI italiana e di certo l’ambito “famiglie” è uno dei più citati nell’ultimo anno, soprattutto in relazione all’iter parlamentare della legge Cirinnà. Allo stesso tempo, nel nostro Paese, non esistono dati attendibili per stimare il numero delle famiglie LGBTQI in senso ampio, quindi non solo coppie omosessuali con figli ma tutte le unioni che si autodefiniscono famiglia, e questi dati sono fondamentali per aumentare il peso politico delle rivendicazioni. Anche per questo nasce il progetto “Famiglie LGBTQI: #Contiamoci!”, una raccolta dati sulle famiglie che ad oggi non trovano un pieno riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico, un’occasione per contarsi e per farsi sentire.

 

Fino ad oggi l’indagine ha riscontrato una forte partecipazione tra le famiglie arcobaleno?

Certamente, le coppie con figli o figlie sono sicuramente molto motivate a compilare il questionario e a farsi sentire, visto il momento storico in cui viviamo. Ciò non toglie però che si siano fatte avanti anche coppie omosessuali o coppie in cui ci sia una componente transgender: tutte sono famiglie ed è questo che vogliamo indagare.

Cosa si sente di dire ai nostri lettori per invitarli a partecipare?

La strada per il pieno riconoscimento giuridico e sociale delle famiglie lgbti è appena iniziata, questo è il momento giusto per contarsi, per pretendere di contare e far contare le famiglie così come sono realmente in tutte le loro sue sfumature e diversità. Grazie ai dati raccolti si potranno costruire nuove campagne e nuove attività di advocacy, trovare nuovi argomenti da portare nel dibattito pubblico e nuove possibilità d’azione. Famiglie LGBTI: Contiamoci!

Foto da LinkedIn