PrEP: dibattiti sulla prevenzione dell'Hiv

È arrivato anche in Europa il primo farmaco per la prevenzione dell'HIV. L'Agenzia Europea per i medicinali (Ema) ha autorizzato nell'Unione Europea l’inserimento in commercio del farmaco Truvada, unica compressa composta da due medicinali (emtricitabina/tenofovir disoproxil), con indicazione per la Profilassi Pre-Esposizione (PrEP), in combinazione con l’uso del preservativo, per ridurre il rischio di infezione da HIV in pazienti adulti ad alto rischio.

La PrEP è utilizzata da persone sieronegative per non contrarre l’HIV; si tratta di prendere queste pastiglie prima di un rapporto sessuale e/o di un comportamento a rischio. La PrEP non va confusa con la "PeP", ovvero Profilassi Post-Esposizione, che consiste nel prendere tre farmaci contro l’HIV subito dopo (entro poche ore) un episodio a rischio d’infezione, per evitare di contrarre il virus.

 

La profilassi pre-esposizione sfrutta una terapia antiretrovirale ed è una possibilità nota da anni. Per quanto riguarda gli studi su di essa, Sandro Mattioli, presidente dell'associazione di Plus Onlus, associzione di persone lgbt sieropositive, in un’intervista pubblicata su prideonline.it, afferma: “Gli studi oggi ci dicono che la PrEP è altamente efficace: negli studi clinici condotti in Europa, ad esempio, nessuno di coloro che assumeva correttamente la PrEP si è infettato. Analizzando i dati della vita reale, cioè al di fuori del contesto dello studio clinico, su diverse decine di migliaia di persone che assumono la PrEP (solo negli Stati Uniti ce ne sono registrate circa 100.000) ci sono solo tre casi di persone che si sono infettate prendendo la PrEP. Questo equivale a un’efficacia che va oltre il 99,9%. Rispetto agli effetti collaterali, non ci sono stati casi di problemi gravi: alcune persone sperimentano un abbassamento della densità ossea ma interrompendo la PrEP il problema si risolve. Stesso concetto per eventuali problemi renali.” Questo tema molto delicato ha fatto esplodere un vivace dibattito tra chi è pro PrEP come Mattioli e chi la definisce una “pessima idea”. Sostenitore di quest’ultima tesi è il giornalista Giovanni Dall’Orto, il quale solleva la preoccupazione che una cattiva aderenza alla PrEP possa contribuire a selezionare ceppi di virus HIV resistenti ai farmaci e che questa prevenzione sia tutta una manovra delle case farmaceutiche per incrementare i propri introiti, visto che nei paesi che ne hanno dato il via non costa poco. Mattioli, sostenitore della PrEP, risponde che l'attenzione sul piano scientifico è sempre costante, ma il piano scientifico non è l'unico ambito. Il farmaco Truvada non nasce per una persona che ha già l’HIV, perchè le probabilità che sviluppi resistenze sono alte ed è vitale che chi vuole assumere la PrEP faccia anche regolarmente, ogni tre mesi, il test per l’HIV. Se queste cose le si voglia far accadere occorre che la PrEP venga rimborsata e regolarmente inclusa nella pratica clinica, dichiara ancora Mattioli.

Per quanto riguarda le case farmaceutiche, il presidente di Plus Onlus sostiene che, contrariamente a quanto scrive Giovanni Dall’Orto, l’idea della PrEP non nasce da queste, le quali rappresentano solo attori nel complesso meccanismo di contrasto all’HIV, come lo sono le associazioni, i governi, i medici, i centri di ricerca, etc. La cosa brutta è che le case farmaceutiche siano delle imprese che creano profitto da un bene così assoluto e prezioso come la salute delle persone, ma questo deriva da un modello economico/commerciale sul quale sicuramente ci sarebbe da discutere, attesta Mattioli. Sicuramente c’è da evidenziare che l’introduzione di questo nuovo farmaco non implica affatto la messa in discussione del preservativo. Il farmaco è stato creato per la prevenzione solamente dell’HIV, non per le altre malattie a trasmissione sessuale, come gonorrea o la clamidia. Di questo e molto altro sul tema PrEP si discuterà nel convegno che si terrà in occasione della Giornata Mondiale dell'Aids presso il Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II e prevedrà la presenza di ricercatori ed esperti sui temi dell’HIV, della profilassi Pre e Post esposizione e sulla cultura e l’uso del preservativo.