Omofobi del mio Stivale. Trascrizione integrale dell'intervento di Marco Bacio

Nella giornata di studio e discussione sul turismo LGBT, Marco Bacio, Ph.D. Student “Gender Studies” – Lund University, è intervenuto durante il convegno “Omofobi del mio Stivale. Viaggi e turismi arcobaleno a Napoli.

Questa è la trascrizione del suo intervento:

“Volevo presentare un’idea che il prof Corbisiero mi ha dato ed è quella di concettualizzare quello che è il turismo gay. Innanzitutto sposo le parole di chi mi ha preceduto, ed ho voluto scrivere nel titolo turismo LGBTQI se non vogliamo dire anche plus, nel senso che bisogna ovviamente allargare la visione , non soffermarsi solo alla parola gay ma questo poi ci torno più avanti nel discorso.

Il turismo di massa nasce nel 1841 quando Thomas Cook organizza il primo viaggio di un giorno, un viaggio in treno in occasione della (lester corporate legue ???) e questo è definito la nascita del turismo di massa. Ovviamente anche prima del 1841 le persone viaggiavano, facevano turismo ma il turismo aperto a chiunque nasce a metà dell’800. Le persone gay allo stesso modo hanno sempre viaggiato per ricreazione e divertimento e talvolta per scappare, questo molto importante, dalle restrizioni sociali, dei paesi , dalle città in cui vivevano. Ma il turismo gay è un fenomeno recente, un fenomeno che è nato solo negli ultimi anni.

Alcuni numeri del turismo, secondo la international gay travel association, nel 1993 sono stati spesi  un miliardo di dollari in biglietti aerei e 450milioni di dollari  in altre spese di viaggio attraverso agenzie convenzionate con quest’associazione. Senza quindi contare tutte  le altre spese fatte dalle persone Omosessuali attraverso altri tipi di canali. La tourism industry inteligence suggerisce che nel il 1994 tra i 5 e i 25 milioni di donne lesbiche ed uomini gay hanno speso più di 10miliardi di dollari in viaggi. Nel 2007 si stima che i viaggiatori gay abbiano speso 65 miliardi di dollari nel solo nord America , quindi cè un trend costante che è iniziato nel 93 fino ad arrivare nel 2007, costante aumento delle spese di viaggio, dell’investimento in denaro delle persone omosessuali.

Nel 1993 “ New York gay and lesbian visitor centre” ha stimato che le coppie gay compiono almeno 4,5 viaggi all’anno rispetto alle coppie eterosessuali che ne compiono in media soltanto 1. Nel 2000 sono stati stimati al reddito minimo circa 2,7 milioni di viaggi fatte dalle sole persone omosessuali.  La realtà però è che c’è una concentrazione di informazioni sul nord America ed anche sui paesi anglosassoni in generale, ma si hanno meno numeri , meno conoscenze di quello che è il fenomeno in Europa e nelle altre parti del mondo. Quali sono le caratteristiche principali di questo turismo , anche se potenzialmente, ultimamente, il turismo gay potrebbe essere presente in qualsiasi parte del mondo  in qualsiasi luogo del mondo, in realtà è concentrato in poche destinazioni, cioè quelle che possiamo definire gay-friendly, le zone, le aree, le città, in realtà molto poche. Quando in realtà il turismo è in tutto il mondo, in qualsiasi città del mondo, in qualsiasi parte del mondo ma il turismo gay non lo è allo stesso modo . Per i (jucs ?) 1.20 cono luoghi che non necessariamente sono gestiti da gay ma che sono  o che sono  rivolti esclusivamente alle persone gay , ma dove il pubblico gay è il benvenuto con un altitudine più che tollerante. Non è che deve esserci per forza dall’altra parte una persona omosessuale ma ci deve essere un’apertura nei loro confronti.

Per weiter marche (?)  le destinazioni del turismo gay, sono luoghi del piacere sociale che consentono un’opportunità di uscita dalla eteronormatività che è presente e costantemente parte, attraverso un’intersezione di relazioni sociali e eteronormative in particolare spazi e aree geografiche. Quello che dicevo all’inizio il voler evadere, il voler scappare, concedete il termine, dalle restrizioni sociali di un determinato luogo per andare in un latro luogo che è più aperto, dove la eteronormatività, dove L’eterosessismo che le persone omosessuali subiscono è , non dico annullato, ma è sicuramente diminuito.

Per Jensen e Campbel le persone omosessuali quando decidono di viaggiare non guardano solo alla meta e ai costi per raggiugerla o per starci ma guardano ad aspetti come l’interessamento alla causa gay, e lui evidenzia 3 tipi principali di turismo per i gay americani :

-       La vacanza con il proprio partner

-       il festival gay o gay pride

-       vacanze con amici o pacchetti vacanza

Che sono secondo Jensen Campbell le tre principali forme con i quali le persone omosessuali si spostano.

Mentre nel Regno Unito Cliten Forrest sottolineano come le scelte si basano più sulla vita sociale gay e il sesso , la cultura e lo spettacolo , il confort  e la possibilità di rilassarsi. Infine la sessualità influenza molto l aspetto sociale dello spazio, quindi anche la meta , la destinazione, delle coppie omosessuali.

Ci sono però dei problemi di fondo, il primo è chiedersi ma quanto le motivazione dei gay, differiscono da quelli degli eterosessuali, cioè la vacanza gay, gli omosessuali che vanno in vacanza hanno delle motivazioni , delle necessità che sono così completamente diverse opposte a quelle degli eterosessuali oppure ci sono delle comunanze? Oppure in fin dei conti cercano una stessa cosa?

Poi bisogna stare attenti perché la popolazione gay è eterogenea e non bisogna pensare che ogni destinazione gay si possa adattare ad ogni persona omosessuale, perché questo è esattamente quello che fa l’omofobia, ci rende tutti uguali , ci categorizza come siamo tutti omosessuali , siamo tutti uguali , abbiamo tutti gli stessi aspetti , lo stereotipo il pregiudizio si basa proprio sulla uniformità  dell’out group,  del gruppo di chi si stigmatizza. Quindi non dobbiamo dimenticare che non tutte le persone omosessuali sono uguali, non tt hanno le stesse necessità.

Poi infine si assiste alla solita discriminazione nei confronti delle donne lesbiche ma anche delle persone trans, perché l’attenzione è sempre rivolta agli uomini gay. Cison sempre ricerche, tutta la letteratura , ma anche dalla parte di chi organizza luoghi gay friendly, pensare al turismo gay, gay nel senso di uomo di maschi gay ma si dimenticano le necessità delle donne lesbiche che sono diverse , cosi come si dimenticano quelle per delle persone transessuali.

Il turismo lgbt è un segmento molto particolare , poiché offre un tipo differente di accesso alla cittadinanza, in parte a causa delle sue componenti spaziali e temporali, a differenza dell’acquisto di un prodotto, il turismo è comprare del tempo in uno spazio lontano da casa. La cosa interessante del turismo gay è che  si  rivelato , negli ultimi 20/30 anni , economicamente anticiclico  cioè quando le altre forme di turismo sono entrate in crisi il turismo gay è invece diventato più florido, degli esempi più concreti è quello degli anni 90 e delle industrie delle crociere . Negli anni 90  si assiste ad una crisi delle crociere , mentre nello stesso periodo nascono si diffondono le crociere gay, le crociere quelle di uomini ancora una volta gay, quindi è un settore che riesce ad essere molto florido economicam anche quando gli altri attori del turismo entrano in crisi

C’è un’ idea piuttosto diffusa ,che è più una speculazione da un mio punto di vista, si dice che le coppie gay hanno più soldi rispetto a quelle eterosessuali . Questa è una speculazione perché parte dai certi non ce ne sono perché quando voi andate a fare la dichiarazione dei redditi vi chiedono o voi denunciate se siete uomo o donna, la vostra etnia, dove siete nati quindi se siete immigrati ma non denunciate se siete omosessuali o eterosessuali quando fate la dichiarazione dei redditi. Quinidi in realtà analisi sul fatto che le persone omos guadagnino di più degli etero è una semplice speculazione.

Una cosa però ce è vera è quella che gli uomini omosessuali hanno meno carichi familiari cioè non hanno figli, non hanno esigenza di dover badare a qualcun altro. In questo moneto meno del 5% delle coppie gay ha figli, è un numero che evidentemente è destinato a crescere ma al momento fa si che le persone gay, non dovendosi occupare di altre persone possono avere più risorse economiche da spendere rispetto alle coppie etrosessuali ma anche rispetto alle donne lesbiche. Questo Perché si dice che le coppie gay, uomini gay hanno più soldi di quelle lesbiche perché esiste quello che anche recentemente avete potuto leggere sui giornali, il cosi detto gender pay gap cioè le donne guadagnano meno degli uomini quindi per quest’effetto facciamo cosi si applicano proprietà transitive e si dice che le donne lesbiche guadagnano meno delle coppie di uomini gay , però questa è appunto più una speculazione  che una certezza .

Esistono ovviamente diversi tipi di attività gay friendly, bar, ristoranti, hotel, altri business dove la sessualità ha un valore importante, le saune , le dark room, etc etc… Ma ci sono anche brochures, mappe, mailing list, homebook, che vengono destinati ad un pubblico gay

Perché i gay vogliono dei luoghi gayfriendly? Ancora una volta ritorno a quello che ho detto all’inizio, visto che i gay vivono in una società eterosessuale ed eterosessista la vacanza diventa un modo per evadere, per sentirsi più a casa, sentirsi accettati

Queste sono le caratteristiche che (1:27:45)? Nel 2006 ha elencato per descrivere quali sono diciamo cosi l’ideal tipo dei viaggiatori gay, lesbiche … ? dice che i viaggiatori gay raramente viaggiano in viaggi organizzati cioè in pacchetti vacanza, preferiscono viaggiare con il prp partner  oppure in piccoli gruppo oppure da soli, perché molte persone omosessuali hanno piacere di viaggiare da soli con loro stessi e non in compagnia. Viaggiano più frequentemente e più volte all’anno degli eterosessuali , hanno più soldi a disposizione e meno responsabilità familiari , sulla prima non siamo sicuri sulla seconda un po’ di più, supportano il business gayfriendly, e quelli che si dimostrano aperti favorevoli al mondo gay, al mondo omosessuale, le mete del turismo gay hanno una cultura vibrante e un forte senso di comunità. Le coppie gay preferiscono sistemazioni in strutture gay friendly e i viaggiatori che hanno dai 18 ai 30 anni si concentrano di più sul divertimento anche su quello sessuale, anche se hanno meno soldi da spendere dei viaggiatori, ovviamente, con un’età più elevata. I gruppi di viaggiatori gay hanno tra i 35 e i 54 anni o superano i 55vanni , quindi s’intende a viaggiare da soli o in piccoli gruppi quando si è più giovani e si tende poi a viaggiare in gruppi più numerosi con il passare dell’età.

Per una maggiore uguaglianza però , per un maggiore senso di inclusione (Graam?) 2002 suggerisce che dovremmo passare da un turismo gay ad uno queer , perché secondo Graam il turismo gay implica spazi ed eventi dove viene celebrata la cultura gay, ma allo stesso modo ed allo stesso tempo, contribuisce anche alla marginalizzazione e al mantenimento della dicotomia omosessualità VS eterosessualità . Mentre il turismo queer , implica che marginale , periferico , escluso vengano messi al centro dell’attenzione dove a prima vista non sono stati mai presenti, quindi bisognerebbe anche passare ad un cambiamento del  paradigma e quindi non concentrarsi più su un turismo appunto gay ma su un turismo queer , su un turismo che sia il più inclusivo possibile.

La visibilità, il maggior numero , la maggior presenza di aree e di città  gay friendly ha però l’altra faccia della medaglia che è l’omofobia che sono i casi di omofobia,  nel 1996 l’istituto spagnolo per il turismo pubblica una guida dal titolo “ keis pain feel the passion” che viene distribuita negli uffici spagnoli del turismo e di tt il mondo ma dopo che il partito popolare, che è  il partito conservatore  di centro destra spagnolo , riconquista la maggioranza in parlamento tale guida viene subito ritirata. Nell’estate del 2007 il sindaco di ? (1.30.55) in florida denuncia pubblicamente il capo ufficio del turismo per i suoi sforzi di attrarre i turiste gay e lesbiche nella città, e addirittura arriva a dire che gli hotel , i locali che ospitano gay e lesbiche stavano aiutando la diffusione dell’ HIV in città. Nell’estate successiva, nel 2008 durante il London pride è apparso uno striscione promozionale che diceva “ South Carolina is so gay” immediatamente il governatore repubblicano del South Carolina ha aperto un audit contro il dipartimento di stato per i .. tempo libero , il turismo per aver finanziato quest’iniziativa. Quindi si assiste a questo contrasto tra la maggiore visibilità anche il maggior senso di accettazione di gay e lesbiche come una discriminazione che ancora si subisce, come se il riuscire ad ottenere qualcosa come maggiore accettazione, maggiore visibilità porti anche a fenomeni, quasi inevitabili, di omofobia-

Quali sono i luoghi LGBT più famosi del mondo ? Negli Stati Uniti d’America possiamo elencare New York , in particolare il Greenwich village , San Francisco con il famoso castro , Miami Beach con South  Beach ma Los Angeles , Washington dc e posti magari un po’ più piccoli ma che sono presenti nelle guide turistiche per omosessuali come Providence town , fair Island, …….., South book

Ma poi c’è anche ovviamente l’Europa gran canarie , Ibiza, Mykonos, sono 3 delle più popolari mete gay in Europa , ancora una volta toyblai (?) come top gay destination mette Amsterdam, Barcellona, Parigi , Sydney , san Francisco, Londra, Capetown , new York, Bahamas, costa Rica, Canada, Tailandia, Messico, Hawaii , kewest, brasile.

Il pride di Stoccolma nei 5 giorni di evento attrae circa 20mila visitatori ogni anno, Stoccolma è bellissima perché , ho avuto la fortuna di viversi quasi un anno e la settimana del pride tutto diventa pride, nel senso che le bandiere arcobaleno vengono messe in ogni luogo della città. Pensate, banalmente, i tram i bus hanno le bandierine gay, la bandiera arcobaleno per tutta la settimana, mettono le bandierine sui mezzi pubblici della città proprio per simboleggiare l’arrivo e la settimana del pride

Nell’est Europa troviamo Praga, in via di sviluppo c’è anche Budapest, poi la decisione del governo argentino di approvare le unioni tra persone delle stesso sesso ha  fatto aumentare la presenza di gay nella capitale a Buenos Aires, Tel Aviv immagino sappiate quanto si a una città gay friendly, anche Beirut sono famose nel medio oriente , e anche se il numero di ristoranti, hotel, bar in Turchia sta crescendo  , anche Istanbul sta diventando o forse è già diventata una meta gay per eccellenza.

Alcuni esempi concreti di città gay friendly  e di luoghi gay friendly, un esempio è sicuramente le Canarie. L’inizio del turismo gay, sistemico è degli anni ‘90 e sono stati raccolti alcuni dati su chi sono queste persone, questi omosessuali che vanno in spagna , nelle canarie . Il 73,9% ha tra i 25 e i 44 anni, il 41,6% tra i 35 e i 44 anni, comunque l’80% ha meno di 45 anni quindi un pubblico se vogliamo definirlo molto giovane. Il 66 % sono inglesi, il 15% tedeschi, il 5 % irlandesi, poi ci sono gli olandesi e il 9% delle altre nazionalità. Le persone omosessuali gay che viaggiano nelle Gran Canarie hanno il 65,6%  una laurea triennale o magistrale, contro il 53% della popolazione totale di viaggiatori dell’isola. Anche l’occupazione, ci fa veder che ci sono più professionisti, più lavoratori autonomi ed anche manager di quanto non accade nella popolazione etero, ed anche la lunghezza media della vacanza è più lunga si arriva in media a 9,8 giorni mentre le persone etero di fermano ad una settimana di permanenza, anche la spesa media che dichiarano le persone gay giornaliera è di almeno 177€ mentre le persone etero si fermano a 41€ al giorno di spesa, quindi questo potere che nel caso delle gran canarie viene confermato, il fatto della meta tra le più possibili economiche.

Perché si è scelto di andare lì, il 95% dice buon clima, la presenza di locali gay, la vita notturna , l’ambiente che è friendly, spiagge, le sistemazioni, gli alberghi, che posso essere gay o gayfriendly ed anche la presenza di buoni ristoranti.

Ci sono poi altri esempi come Sidney dove la capitale del nuovo Galles del sud ed anche la più vecchia e grande citta dell’Australia e ha sviluppato attorno ad evento particolare che è il Sidney gay and lesbian mardi gras tutta la sua concentrazione di turismo omosessuale. Il mardi gras ha inizio il 24 giugno del ’78 dopo una marcia commemorativa nei confronti degli atti, delle rivolte, di Stonewall a New York ed in quella occasione anche 53 persone vennero arrestate, la polizia caricò le persone omosessuali che stavano manifestando in solidarietà con gli avvenimenti di Stonewall

Ma da quel momento in poi un evento, una commemorazione ,un po’ come Stonewell e il pride, diventano un evento mondiale e fanno si che oggi sia una grande meta di turismo gay.

Addirittura nelle 3 settimane del festival si arriva a spendere oltre 55milioni di dollari e il prezzo dei biglietti sono elevati. Ma m interessa parlare di Sidney per farvi una domanda cioè: quello che accade a Sydney è che le persone omosessuali della working class e della lower  middle class vengono espulse da questa partecipazione perché l’evento diventa elitario, un evento dove sono necessari  degli investimenti economici per poterci partecipare rilevanti, e quindi non diventa più solo l’occasione, il pride delle persone omosessuali ma diventa il pride delle persone che se lo possono permettere. Quindi la domanda che vi faccio è  se essere omosessuali non voglia anche dire anche far parte di una comunità di persone, quindi il voler condividere qualcosa di più che di una festa che ha anche dei costi rilevanti. Poi c’è anche il caso di Capetown che è diventata la città gay dell’africa, ed è interessante Capetown per il semplice motivo che il sud africa è l’unico stato agricano dove le persone omosessuali possono sposarsi ed adottare anche bambini, questo avviene perché finito l’apartheid la nuova costituzione è stata così inclusiva per rimediare tutto quello che era stato l’apartheid, che ha dato forte libertà anche alle persone omosessuali. Per questo motivo Capetown è divenatata oggi una delle città più importanti dell’africa per la comunità gay e si è creato addirittura un gay village, in una zona di Capetown che è stata gentrificata e che ha avuto l’esplosione di locali e di servizi per le persone omosessuali”.