L'Osservatorio LGBT contro il World Congress of Families insieme a GIFTS Rete di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità

L'Osservatorio LGBT entra a far parte della rete GIFTS - Rete di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità e prende posizione per la presenza delle istituzioni al World Congress of Families.

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Il comunicato stampa della rete GIFTS:

GIFTS – Rete di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità prende posizione contro il World Congress of Families ed esprime preoccupazione e indignazione per la presenza del Ministro Bussetti.

GIFTS – Rete di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità è composta da oltre duecento ricercatrici, ricercatori indipendenti euniversitari, afferenti a centri di ricerca, associazioni, programmi e corsi di studio, riviste e laboratori specializzati nei saperi che la definiscono. Riunitasi a Bari il 22 e 23 marzo 2019 in occasione del convegno “Studiare il genere e la sessualità nell’università italiana”, essa esprime preoccupazione e indignazione per il tredicesimo World Congress of Families, che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo.

GIFTS Rete di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità Assieme alle politiche securitarie e razziste contro le persone migranti, le istanze cosiddette “prolife” e “pro-family” a cui è dedicato il tredicesimo World Congress of Families sono gli strumenti con cui oggi le forze sovraniste, populiste e nazionaliste stanno costruendo un fronte illiberale che, tra le altre cose, minaccia la libertà di ricerca e insegnamento: indicativo, a questo proposito, è l’esempio dell’Ungheria di Viktor Orbán, che nel 2017 ha ospitato l’undicesima edizione del World Congress of Families e nel 2018 ha tolto fondi e accreditamento ai master universitari in Studi di genere presenti nel Paese.

Estremamente gravi sono il sostegno istituzionale al Congresso e la presenza del Ministro dell’Interno e Vice-premier Matteo Salvini a fianco del Ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana. Altrettanto grave è la presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, il quale peraltro, fin dal suo insediamento, non ha mancato di delegittimare i principi democratici che dovrebbero governare un sistema di istruzione pubblico e laico, esprimendo sostegno alle richieste dei movimenti “no-gender” italiani che del tredicesimo World Congress of Families sono promotori.

Attraverso un’intensa campagna mistificatoria e pseudoscientifica, in cui il pregiudizio presentato come “senso comune” viene difeso come limite invalicabile della ricerca e della politica, questi movimenti sostengono che le istituzioni sovranazionali, europee e internazionali, sarebbero in mano a potenti lobby femministe e “omosessualiste”, il cui obiettivo sarebbe la distruzione della  ifferenza sessuale in vista della creazione di un “uomo nuovo” senza identità. Quella che chiamano “teoria del gender” o “ideologia gender” – neologismi da loro stessi inventati per contrastare le conquiste del femminismo e dei movimenti LGBTQI+ assieme agli studi che pratichiamo –, a loro avviso sarebbe colpevole di negare la differenza biologica tra maschi e femmine, e dunque il “valore” e la “bellezza” della famiglia “naturale” fondata sull’unione sacra tra un uomo e una donna.

Come GIFTS – Rete di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità – denunciamo l’uso ideologico e strumentale che questi movimenti fanno del concetto di “natura” al preciso scopo di limitare libertà e diritti. Dichiariamo la nostra contrarietà all’appoggio istituzionale che è stato accordato a una iniziativa antiscientifica e pericolosa come il tredicesimo World Congress of Families. Ricordiamo che: l’accesso delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza e al divorzio sono diritti fondamentali, non piaghe sociali; l’omofobia e la transfobia sono gravi forme di oppressione e non categorie inventate dalla “neolingua del pensiero unico”; l’educazione di genere e i programmi educativi contro le discriminazioni, così come i nostri studi, non sono anomalie del sistema scolastico e universitario, bensì occasioni di sviluppo e Ai movimenti “no-gender”, alle istituzioni che li appoggiano e ai Ministri italiani, rispondiamo inoltre che gli studi di genere, intersex, femministi, transfemministi e sulla sessualità non sono saperi neutrali, come non lo è alcun sapere. Riconoscendo il valore dell’autodeterminazione, questi studi promuovono l’istituzione, la difesa e l’ampliamento di spazi di libertà per tutte le soggettività marginalizzate e contrastano ogni forma di oppressione e discriminazione.

Richiamandoci a questi principi, in difesa della scientificità – che non è neutralità – delle nostre ricerche, in risposta ai sempre più numerosi attacchi che anche in Italia subiamo per i saperi che coltiviamo, come GIFTS – Rete di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità – esprimiamo preoccupazione e indignazione per il tredicesimo World Congress of Families che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo e denunciamo in particolare la presenza del Ministro Bussetti. Aderiamo con forza alle mobilitazioni lanciate da Non una di meno, che attraverso iniziative culturali, politiche e di piazza, negli stessi giorni manifesteranno il loro dissenso e la loro opposizione al Congresso.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.