Omofobi del mio Stivale. Viaggi e turismi arcobaleno a Napoli. 8 febbraio 2018 Giornata di studio e discussione sul turismo LGBT

Il turismo è da sempre un indice importante di sviluppo economico, culturale e sociale del nostro Paese. Il suo significato è cambiato nella storia a seconda delle epoche, dei valori, dello stato evolutivo della società, nonché della cultura di appartenenza. In alcune città italiane, tra cui Napoli, l’accoglienza autentica dei viaggiatori e dei turisti, descritta in bellissimi resoconti di “Grand Tour”, si è preservata nel tempo evolvendosi in dispositivo di integrazione e innovazione sociale.

Tuttavia, le cronache italiane della scorsa estate sembrano suggerire il contrario.

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Voto arcobaleno, la campagna di Arcigay per le elezioni politiche

L’iniziativa lanciata da Arcigay sotto nome di voto arcobaleno, mette a disposizione dell’elettore un sito dove può monitorare le liste ed individuare quali candidati e candidate siano vicini alle istanze della comunità LGBT, una campagna ad hoc per trovare  tutti i candidati LGBT sparsi nello stivale. Non solo, com’è riportato dal sito, chi fruisce della guida potrà anche esprimere direttamente il proprio consenso o il proprio dissenso, contribuendo a determinare il “fattore arcobaleno” del candidato o della candidata e condividendo il suo sostegno attraverso i social media. Sul sito troviamo una vera e propria piattaforma per le elezioni, dove Arcigay ha creato un elenco di cinque richieste prioritarie rivolti ai futuri eletti e alle future elette del Parlamento italiano, su cui si può valutare la volontà̀ reale della politica di farsi carico delle istanze delle persone LGBT. Gli obiettivi che troviamo sulla sezione piattaforma ne sono, come detto sopra, cinque.

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Lesbiche. Riflessioni di genere e stili di vita delle donne omosessuali italiane. Presentazione del libro di Rossella Gaudiero

Il 25 gennaio alle ore 17:00 alla Casa della Cultura a Pianura (NA), si svolgerà la presentazione del libro di Rossella Gaudiero «Lesbiche. Riflessioni di genere e stili di vita delle donne omosessuali italiane», edito da PM.

Intervengono: Simona Marino, delegata alle Pari Opportunità al Comune di Napoli, Fabio Corbisiero, Coordinatore dell'Osservatorio LGBT, e Antonio Dell'Abate, Associazione Articolo 45.

L'osservazione militante. Giornata di studi LGBT 4 dicembre 2017

 

GIORNATA DI STUDI E RICERCHE ORGANIZZATA DALL'OSSERVATORIO LGBT IN   OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DI LOTTA ALL'AIDS

Prima parte - L'Osservazione militante. I rischi della circolarità   nella ricerca sui movimenti di liberazione sessuale. Seminario di   studi e ricerche LGBT

La sociologia italiana scopre e studia, solo da un paio di decenni, il   fenomeno LGBT. Si assiste oggi a un vero e proprio ethnographic  turn,  ma lo studio empirico degli spazi della militanza implica un   coinvolgimento della soggettività del ricercatore che non può essere   raggirata con un semplice richiamo all'oggettività scientifica.   Partecipare a un'assemblea di movimento in quanto osservatore non si   riduce a una tecnica di raccolta dati, ma è un'azione che, in quanto   tale, produce degli effetti in presenza, e anche un coinvolgimento nel   processo di costruzione del lavoro militante. Tuttavia, sono pochi   sono i lavori che hanno teorizzato le tecniche e i metodi di ricerca   dell'oggetto "comunità e movimenti LGBT".
Prendendo spunto dagli studi sui movimenti LGBT in Francia e in   Italia, il seminario cercherà di discutere delle metodologie e delle   strategie degli studi sociologici per mettere in evidenza i dilemmi   della ricerca in contesto militante e le soluzioni adottate sul campo   che accompagnano il processo di studio fino alla pubblicazione   scientifica.

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La violenza domestica nelle coppie lesbiche

“La violenza ha mille volti, anche arcobaleno” è lo slogan utilizzato da ArciLesbica e D.i.Re (donne in rete contro la violenza) per togliere quel mantello di invisibilità che vive nella mente di coloro che non immaginano che anche una donna omosessuale possa subire violenze; purtroppo i soprusi esistono anche nelle coppie lesbiche, ma l’idea che possa esistere nei rapporti omosessuali rende impreparati per affrontare la questione, lo schema mentale dell’uomo che picchia la donna porta ad escludere totalmente che la violenza possa nascere tra due persone dello stesso sesso e anche nei casi in cui viene riconosciuta appare automaticamente meno grave, perché vissuta tra soggetti ritenuti fisicamente “pari”. Per questo motivo gli viene attribuito un grado di pericolosità più lieve rispetto a quello che subisce una donna da parte di un uomo. L’idea che tra donne non possa esistere prevaricazione porta a pensare che siccome sono due donne non possono essere violente, o, peggio, considerare i comportamenti violenti una conseguenza del proprio orientamento sessuale: siccome sono lesbiche si comportano così.

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